martedì 1 aprile 2014

IL PADIGLIONE LOMBARDIA AL VINITALY

IL PADIGLIONE LOMBARDIA AL VINITALY

Dal 31° piano del Pirellone, il Belvedere intitolato a Enzo,Jannaci, i vertici di Regione, Unioncamere Lombardia e Verona Fiere hanno presentato alla stampa la Collettiva Lombarda: le aziende vitivinicole che parteciperanno a Vinitaly 2014.
La Lombardia si conferma quindi non solo industriale, ricca di capannoni e attività produttive di ogni genere ma territorio a grande vocazione agricola, come ha tenuto a sottolineare il governatore :«La Lombardia è la prima Regione agricola italiana e la seconda in Europa. E i nostri vini raccontano la storia di questa bellissima terra nel mondo, la creatività e l’operosità dei lombardi: è tutto questo che la Regione intende sostenere, anche in vista di Expo 2015» ha detto Maroni.
Il Padiglione Lombardia, con 8.500 metri quadrati, 200 produttori e più di 1.000 etichette  in degustazione, rappresenta una vera e propria “casa” per i consorzi e vini lombardi grazie alla stretta collaborazione tra Regione, sistema camerale e 11 consorzi di tutela. 
«La qualità della Lombardia è notevolmente cresciuta negli ultimi 20 anni – ha sottolineato l’assessore Fava –. La sfida dei viticoltori lombardi sarà quella di crescere ulteriormente sul fronte dell’export, aumentato dell’11,6% nel 2013, rispetto alla media italiana del 7 per cento».
Sul fronte dell’export, i dati elaborati da Unioncamere Lombardia su base Istat evidenziano Stati Uniti, Germania, Svizzera, Canada e Giappone quali mercati di sbocco consolidati, mentre tra gli emergenti spicca la crescita di Qatar (+268,6%), Nuova Zelanda (+124,1%), Messico (+59,6%), Corea del Sud (+54,2%) ed Emirati Arabi Uniti (+53,3%).
«Vinitaly rappresenta un asset fondamentale per la promozione internazionale delle imprese vitivinicole italiane – ha commentato il presidente di Veronafiere Riello – grazie alla partecipazione di oltre 140mila operatori specializzati e 50mila buyer esteri da 120 nazioni. Per le aziende lombarde l’edizione 2014 sarà l’occasione di capitalizzare e migliorare i già ottimi risultati ottenuti oltreconfine».
Si punta sempre più sull'eccellenza dei prodotti lombardi i cui vini, secondo Carlo Cambi, sono la sintesi dei vini di Italia. I dati sono confortanti: 3.300 imprese. molte a conduzione femminile, che nel corso degli anni hanno dimostrato come l'impegno costante a fare bene produca indubbi risultati.
Un comparto agricolo che non si limita solo al vino e cha va aiutato non con interventi a pioggia di tipo meramente assistenziale bensì con supportando e premiando chi lavora bene.
Non si deve finalizzare la produzione solo in vista di Expo 2015; sarebbe importante e maggiormente qualificante dare a tutti i visitatori di Expo un motivo per viaggiare in Lombardia attraverso le numerose eccellenze enogastronomiche di questa regione.
E.M.
1 aprile 2014

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