mercoledì 2 settembre 2015

A Caorle tra natura, arte e cibo

Rallentare l'arrivo dell'autunno e prendere una piccola pausa? Caorle è la meta ideale. Coloratissima cittadina della laguna veneta, attiva già come porto romano, lega la sua storia alla Serenissima, di cui diventa importante centro di commercio. Un florido periodo che via via permette alla città di accrescere la propria ricchezza, anche artistica.
Attraversando il nucleo antico, le strette vie  dalle facciate  colorate vi accompagnano fino al Duomo, eretto nel 1038 su una precedente struttura: singolare il campanile, esterno e posto di fronte alla facciata della Chiesa, di pianta circolare con base in pietra d'Istria e sviluppo in mattoni. Interessante la loggia campanaria. Ai lati del portale del Duomo due bassorilievi bizantini raffiguranti Sant'Agatonico e San Teodoro; l'interno è ricco di dipinti e opere d'arte di epoche diverse tra le quali spicca la Pala d'Oro dell' altare maggiore. La tradizione racconta che fu  la regina Caterina Cornaro a donarla alla città dopo essere stata salvata in seguito ad una tempesta, proprio dai pescatori caorlotti. D'obbligo una visita al Santuario della Madonna dell'Angelo con il campanile che sorge direttamente sulla scogliera: la storia della cittadina è profondamente legata a questo luogo di culto e miracoli.
Caorle vive in equilibrio tra terra e mare: seguire le piste ciclabili che vi portano alla scoperta della laguna e dei casoni, le antiche abitazioni dei pescatori, sarà un ripercorrere le  tradizioni di pesca. Allontanandovi dal centro spingetevi fino alla parte più moderna della cittadina per una sosta al Ristorante Sporting by Liù, accomodatevi in una delle sale ( per i più romantici e riservati anche un accogliente saletta con dehors) e lasciatevi prendere per la gola dalla chef Ljubica Komlenic.
L'occasione per conoscerla è stata la cena di Tacco12&Bollicine, manifestazione curata da Lorenza Vitali e Luigi Cremona: Liù è approdata da poco in questo storico locale, coronando il sogno di avere un suo ristorante.  Preparatissima, con alle spalle una laurea in Tecnico degli Alimenti, attenta e determinata, Liù unisce la grande competenza sulle materie prime (selezionando i suoi fornitori e scegliendo personalmente la spesa) all'utilizzo della tecnica. Attraverso gli strumenti della sua cucina ogni alimento viene esaltato attraverso cotture e procedimenti che ne rispettano la struttura e ne conservano  i valori nutritivi. La sua carta è il risultato del continuo studio di questa vivace, simpatica (e bionda) chef: un divenire di piatti saldamente legati alla laguna proposti in maniera tecnicamente avanzata. I sapori esplodono in bocca, uno dopo l'altro; sembra di gustare tutto per la prima volta, alici e capesante, branzino e sedano, finocchio e melanzane. A sottolineare il carattere scintillante della cena   lo champagne Tribaut,  supporto perfetto  all'alternanza dei piatti per l'occasione preparati a quattro mani con Antonia Klugmann, altra grande in cucina: ingredienti "poveri" e, ancora una volta, profonda  conoscenza e instancabile passione, uova di trota, gnocchetti al cacao e ragù di agnello, le polpette. A dirlo così sembra riduttivo. Fate una cosa: guardatevi le foto e poi allargate il giro per andare a trovare entrambe.
P.S. Lo Sporting by Liù è aperto tutto l'anno, gli eventi sono benvenuti.

Elena Miano
2 Settembre 2015

link utili:
https://www.facebook.com/pages/Ristorante-Sporting-By-Liù/360970830780845 per Liù in attesa del sito
http://largineavenco.it per Antonia Klugmann
http://www.visitcaorle.com per visitare la città