martedì 29 marzo 2016

LA BASILICATA SI DEGUSTA A MILANO

I VINI DELLA BASILICATA A MILANO

Una bella presentazione quella dedicata ai vini della Basilicata, organizzata per la stampa e gli operatori di settore dall'Enoteca Regionale Lucana.

L'evento, coordinato da DiVino Italy, porterà alla ribalta nella cornice di Duomo 21 più di 30 etichette espressioni  delle diversità e delle peculiarità  della terra di Basilicata. I prodotti provenienti dai vigneti e dalle colture del luogo, colmano le piccole botteghe di sapori e circondano gli affascinati siti storici nei dintorni della Venusia Romana, in sintonia con la vivacità della città di Matera, proclamata Capitale Europea della cultura per l’anno 2019 e contribuiscono a rendere la Regione Basilicata una florida realtà di gusti olfattivi, visivi e gustativi da scoprire e riscoprire, meta sempre più popolare per turisti e appassionati, interessati a conoscere e a fruire della bellezza, della cultura e dei piaceri offerti dai luoghi del vino di cui il territorio lucano si pregia. È in questo scenario che opera l’Enoteca Regionale Lucana con sede a Venosa, nella prestigiosa location del Castello Pirro del Balzo, istituita con Legge Regionale n. 13 del 1 luglio 2008 come associazione di 40 viticoltori uniti nell’intento di divulgare la cultura dei prodotti eno-gastronomici ed agro-alimentari lucani in Italia e nel Mondo, contribuendo alla valorizzazione del territorio nello scenario turistico internazionale. La Regione Basilicata ne riconosce le attività, senza scopi commerciali e di lucro, finalizzati alla promozione e valorizzazione della vitivinicoltura e dell’ agricoltura di tutto il territorio lucano.

In occasione dell’ evento I vini di Basilicata a Milano, che si terrà venerdi 1 Aprile all’enoteca Duomo 21 dalle ore 18.30 avrà luogo la conferenza stampa di presentazione del progetto di valorizzazione e promozione dei vini di Basilicata, promosso dall’ Enoteca Regionale Lucana, a cura del Presidente Paolo Montrone. Sarà illustrata la partecipazione collettiva degli associati all’ imminente appuntamento del Vinitaly 2016.

Info per la stampa:
DiVino Italy
Tel. 02 83418985 -
info@divinoitaly.com 

venerdì 11 marzo 2016

SIMONE ZANONI, L’ORTO DEL RE E IL MELANGE DI CULTURE

SIMONE ZANONI, L’ORTO DEL RE E IL MELANGE DI CULTURE 



Accento franco-inglese con tocchi bresciani, mani che si muovono rapide mentre, sul palco di Identità di Caffè prepara il piatto, Simone Zanoni racconta di sé. Riassume a gran velocità le tappe della sua scalata all’alta cucina: a 18 anni a Londra per fare esperienze, il corso di Cordon Bleu, l’assunzione alla corte di Gordon Ramsey. Ramsay lo prende con sé solo per dimostragli che il corso frequentato è stata una perdita di tempo: insulti, urli e pessimo trattamento non l’hanno però intimidito e il ragazzo partito da Salò sale man mano la scala fino ad arrivare al posto di Chef al Gordon Ramsay Restaurant. E poi ancora avanti fino al ruolo di Executive Chef al Trianon Palace di Versailles, dove ha subito guadagnato due stelle Michelin.  È evidente che per Zanoni le sfide sono un’opportunità per dimostrare il suo valore di cuoco, la sua conoscenza di tecniche e materie prime: da queste basi è nato il primo ristorante kosher di lusso. Successo immediato, una clientela osservante che arriva anche da oltreoceano solo per avere il piacere di sedersi al tavolo e gustare una cucina di altissimo livello ma saldamente rigorosa nel rispetto della tradizione ebraica.

Torniamo al piatto: vitello Limousin al caffè Kaffa, prima brevemente arrostito e poi cotto a bassa temperatura per due ore circa con fusione di parti meno pregiate di fois gras, burro e chicchi di caffè ritostati. E con gli scarti del carré cotti lentamente si formano delle polpettine avvolte nelle foglie di verza a camuffarsi da choux. Anche le verdure sono importanti e, come dire, di provenienza “regale”: lo chef, infatti, si rifornisce al Potager du Roi. Creato nel 1678 su ben nove ettari di terreno paludoso da Jean-Baptiste de la Quintinie come orto per la tavola di Luigi XIV, vanta ben 450 varietà di alberi da frutta (in particolare pere e mele) e circa quattrocento varietà di ortaggi, molti dei quali recuperati dall’oblio. Qui i legumi e le verdure che accompagnano il piatto vengono cotti sottovuoto a vapore per non disperdere nulla di sapore e proprietà. E poi la salsa con madera e il caffè della cottura a completare: magnifico.
C’è molta mescolanza tra Francia e Italia nella cucina di Zanoni: ingredienti italiani e tecnica francese. In carta, per esempio, anche un risotto al Bagoss con lumache alla Bourguignonne.
Questo stesso carré, che al Trianon viene prima affumicato con trucioli di legno di botti di Jack Daniels, è stato accolto dalla clientela francese con un certo stupore per la presenza del caffè, un sapore che non si aspettano e al quale sono poco avvezzi.
L’uso del caffè come spezia: da qui l’idea di perfezionare una burrata con cuore, appunto, di caffè. Non ci resta che attendere.

Elena Miano
11 marzo 2016